Cara amica mia, per te sedere al pc e buttare giù un articolo era un gioco da ragazzi, non ti mancavano le parole (a volte stravaganti e arzigogolate), era il tuo lavoro oltre che la tua vita. E da venerdì scorso sul web non faccio che trovare necrologi di tuoi colleghi che giustamente, con orgoglio, ricordano al mondo quanto tu fossi “una penna libera” e una giornalista pasionaria.
Io invece sono qui senza parole, con la mia tristezza e col mio macigno, perché ho perso te, Nadia, la mia amica, la mia confidente, la persona con la quale avevo un’empatia straordinaria. Mancherai a tutti, questo è sicuro, ma a me mancherai cento volte di più.
Mi mancheranno le nostre cavolate su whatsapp fino a notte fonda, mi mancheranno la tua grinta e la tua saggezza e mi mancheranno anche i nostri battibecchi sugli argomenti di attualità che non ci vedevano d’accordo nella soluzione, non certamente nella sostanza!
Pe fortuna sei proprio tu ad avermi dato gli strumenti per superare un dolore così grande, “step by step” come amavi ricordarmi ed io proverò a farlo in tua memoria.
Buon viaggio, Nad!
La tua “vecchia ciabatta”.